LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Redazione LaRecherche.it
Ecco il ritmo frenetico del sangue

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]


Ecco il ritmo frenetico del sangue,
quando gli azzurri tuonano a distesa,
e qualsiasi colore si fa fiamma
nell’urlo delle tempie.
Ecco il cuor mio nella selvaggia ebbrezza
di svincolare in esseri le forme
disincantate a vortice di danza.
Ecco i visi risolti in fiabe d’oro
e in lievi organi d’ali.
Ecco gli alberi in forsennate lingue
contorcersi, balzar fra scoppiettii
di verdi fiamme dalla terra urlante.
E fra l’altre manie del mezzogiorno,
ecco me, congelato in stella fissa,
ch’esaspero l’antica aria di piaghe
metalliche, sull’erba di corallo.
(Pulsa il fianco del mare sul granito
come un trotto infinito di cavallo).

 

 

[ Tratta da Terrestrità del sole, Firenze, Vallecchi, 1927 ]

 

 Franca Alaimo - 15/12/2014 17:04:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Il sublime Onofri! Riporto un brano di una lettera inviata a Bice Sinibaldi, che diverrà poi sua moglie, il 24 marzo del 1914: "La poesia, te lo dicevo una volta, è un male, un male sublime, ma è prorio una malattia; è il sentirsi come esiliato e sperduto su questa terra fra gli uomini e l’invocare straziato che si fa dal più profondo delle proprie viscere verso un altro mondo, ove tutto è sereno, chiaro, luminoso, musicale, avviluppante: il mondo delle visioni eterne, delle divine fantasie, della raggiunta liberazione, da questa carne che pesa." Giustamente scrive di essa Anna Dolfi: Onofri andava cercando nella poesia la possibilità (...) di confondersi in una tensione panica-sensuale nelle e dentro le cose, sino ai limiti di un candido sacrificio di sangue" (Introduzione a: Poesie edite e inedite", Longo Editore, 1982)
Cosa dire di più? Questa poesia ne è un’emozionante conferma.

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.